2
Pole position, giro veloce e vittoria.
Oscar Piastri ha dominato in lungo e in largo il weekend del Barhain. Una prova di forza non indifferente per lui che ha solo 24 anni (compiuti qualche giorno fa) ed è appena al terzo anno nella categoria regina. Una prova che da un chiaro segnale al mondiale e al compagno di squadra: la sfida è in casa, la sfida è fratricida.
Ph. Mclaren Formula 1 Team ©️
Lando Norris che, dopo aver sbagliato la qualifica (P6) e si è “compromesso” da solo la gara con un posizionamento errato che gli è costato 5 secondi di penalità. Nonostante tutto è riuscito a risalire fino alla terza posizione, lottando fino all’ultimo giro con un fantastico George Russell che riesce a far sognare la Mercedes, secondo; che bravo!
Leclerc fa il possibile portando un’arrancante SF-25 al quarto posto dopo un’estenuante difesa proprio su Norris che con la mescola di vantaggio volava alle sue spalle. Una gara di carattere del monegasco, compromessa da una safety car (generosa a parer mio), che ha appiattito le strategie, le uniche incognite che avrebbero potuto stravolgere la gara.
Una gara che, nel complesso, è stata ben diversa dall’appuntamento di Suzuka, ricca di sorpassi, di azione in pista, di strategie diverse. Una gara che ha dimostrato l’indubbio strapotere Mclaren, che ha schiantato, almeno con Piastri, la concorrenza, ma che ci ha lasciato la consapevolezza di una vicinanza estrema tra le altre scuderie che inseguono.
Ph. Mclaren Formula 1 Team ©️
In questo inizio di stagione scoppiettante, la sfida che va più delineandosi è proprio in casa Mclaren, con i due piloti che, senza dubbio, sono e saranno i protagonisti per la lotta iridata. Piastri da una parte, fresco, cinico, arrembante e che, non nello stile di guida ma nella forza mentale, ricorda Max Verstappen, e dall’altra Norris, forte, deciso, ma che forse, nel confronto col compagno, non regge la pressione, tant’è che l’ha dichiarato: “il problema non è la macchina, è la mia testa”.
E chissà che ciò non giochi brutti scherzi in questa stagione al fuoriclasse inglese, che in passato ha già sofferto di depressione, allontanandosi dai social media per le cattiverie gratuite che venivano scritte nei suoi riguardi. Nel frattempo godiamoci questa lotta, che alla fine del quarto appuntamento vede Lando ancora leader del mondiale, e con una concatenazione di risultati tutt’altro che negativa, seppur i media e la stampa gli continuino a remare contro, definendolo non all’altezza.
Facile parlare da casa. Provateci voi…
Autore
Giuseppe Serra