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Mohammed Ben Sulayem è il presidente della Federation Internationale de l’Automobile (FIA), ovvero la federazione che si occupa della parte regolamentare e organizzativa della Formula 1, la classe regina dell’automobilismo.
Ritengo giusto sottolineare quanti passi indietro siano stati fatti sotto la guida dell’emiratino.
Una gestione delle corse pessima, a mio avviso, che sta togliendo sempre più spazio all’azione in pista, limitando i venti piloti che ogni anno si affrontano sui circuiti di tutto il mondo. Penalità assurde, un regime di terrore vero e proprio che costringe i piloti a snaturare le loro caratteristiche vitali, la competitività e la ricerca del limite.
Una gestione regolamentare che punisce e non comprende i piloti, che spesso, quando sono a 340km/h non hanno la prontezza di rispondere positivamente agli imprevisti, arrivando dunque a degli errori che vengono sanzionati senza riguardo.
Il GP di Monaco forse è stato solo la punta dell’iceberg, con delle decisioni tra di loro decisamente in contrasto. Nelle prove libere 1, ad esempio Lance Stroll ha causato un impeding (ovvero provocato un rallentamento nei confronti del pilota dietro che si trova in un giro veloce), che ha portato ad un incidente tra lui e Leclerc, con il canadese che si è spostato in piena traiettoria di corsa in frenata; il monegasco, non potendo fare assolutamente nulla, non è riuscito a evitare il contatto. Questa manovra è costata a Stroll una sola posizione di penalità in griglia per la gara.
Ph. Aston Martin Aramco Formula 1 Team ©️
Se già questo risulta assurdo, ad aggiungere ulteriore insensatezza alle decisioni della FIA è la penalità inflitta a Oliver Bearman. 10 posizioni in griglia e 2 punti sulla patente. Se a Stroll che ha causato un incidente è stata inflitta una penalità così soft, immagino vi starete chiedendo Bearman cosa possa aver mai combinato. Ha forse attentato alla vita del Principe di Monaco?
Ovviamente no, semplicemente nel corso di un suo giro lanciato è stata esposta una bandiera rossa (sospensione della sessione), e Ollie, che aveva una macchina lenta davanti a sé fuori dalla traiettoria, per evitare di bloccare gli pneumatici e probabilmente finire nel muro (secondo i dati Bearman ha avuto solo 1.6 per poter decidere), ha superato la monoposto davanti a lui, optando a mio avviso, e anche secondo gli esperti, alla soluzione più sicura.
Ph. MoneyGram Haas Formula 1 Team ©️
La ciliegina sulla torta arriva durante le qualifiche dove Lewis Hamilton è stato penalizzato con 3 posizioni di penalità, anche lui per un impeding che però non ha causato nessun tipo di incidente e con l’attenuante che non aveva altri posti dove spostarsi per permettere a Max Verstappen di passare, ma forse la Federazione pensava che sarebbe potuto spostarsi tranquillamente sulle barriere.
Ph. Scuderia Ferrari Press Office ©️
Ovviamente il titolo di questo articolo, MA-FIA, è volutamente provocatorio e non intende ledere all’integrità della FIA né di considerarla un’associazione a delinquere, ma è importante sottolineare come queste di Monaco siano state solo tre situazioni che che dal 2022 a questa parte stanno contaminando questo meraviglioso sport. Potrei citarne altre mille, ma gli appassionati sono a conoscenza del disastro che da 3 anni a questa parte sta tediando il nostro sport.
Ci vuole una svolta immediata, non bisogna permettere a persone come Ben Sulayem di imporre le linee guida di uno sport estremo, persone che si preoccupano più che i piloti non dicano le parolacce, multandoli se lo fanno, piuttosto che migliorare la gestione delle corse con decisioni ragionevoli.
Ma forse chiedo troppo, forse le parolacce sono più importanti dello spettacolo.
Che disastro.
Autore
Giuseppe Serra