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Attentato di Pahalagam
Il 22 Aprile a Pahalagam si è verificato un attentato, sono stati uccisi 26 turisti prevalentemente indiani. L'attacco è stato rivendicato dal gruppo The Resistance Front, organizzazione terroristica affiliat a Lashkar-e-Taiba, gruppo armato con base in Pakistan. L'India ha prontamente accusato il Pakistan di sostenere il gruppo ma Islamabad respinge l'accusa e richiede indagini neutrali. Il primo ministro indiano Modi ha autorizzato l'esercito a rispondere, lasciando libera scelta operativa sul metodo d'ingaggio, il Pakistan ha ora negato lo spazio aereo all'india. Nella notte tra il 6 ed il 7 maggio l'India colpisce nove siti tra il Pakistan e la regione contesa in un'operazione chiamata "operation sindoor", a detta del governo indiano con lo scopo di distruggere infrastrutture funzionali al terrorismo evitando di colpire basi pakistane ma tutto ciò non fa desistere il governo di Islamabad che a quel punto darebbe l'ordine di aprire il il fuoco con artiglieria nell’area di Bhimber Gali, nel settore Poonch-Rajouri, inoltre operazioni aeree pakistane colpiscono una base aerea indiana a Srinagar. In generale, in seguito si hanno notizie di aerei abbattuti da antrambe le parti anche se tentano di smentirsi a vicenda e si affidano all'onu come elemento pacificatore. Detto ciò prima di procedere con considerazioni personali ripassiamo la storia del Kashmir, questo territorio travagliato.
Il conflitto del Kashmir
Questo conflitto è uno dei più longevi della storia moderna che ha radici sin dai tempi del colonialismo britannico del 47. Il territorio in questione è la regione del Jammu e Kashmir. Quest'ultioma era una regione a maggioranza musulmana fu data l'opportunità di unirsi all'india o al Pakistan. Il maharaja del Kashmir, induista volle mantere il paese neutro, tale decisione scateno l'attacco da parte di tribù pakistane costringendo il Maharaja a chiedere aiuto all'india dando così inizio alla prima guerra indo-pakistana. Nel 1948 le nazioni unite riuscirono a mediare un cessate il fuoco lasciando il kashmir diviso lungo una linea di controllo 40% al Pakistan e 60% all'India.
1965
Inizia la seconda guerra indo-pakistana a causa del reintensificarsi delle tensioni con il tentativo del Pakistan di ottenere una porzione di territorio dando origine ad un escalation nella valle del Kashmir. La guerra si concluse con un cessate il fuoco imposto dalle nazioni unite lasciando tuttavia irrisolta la questione.
1971
Durante questo conflitto ci fu una novità a discapito del pakistan ovvero un movimento indipendentista bengalese nell'est del paese. Ciò lo portò a perdere la guerra ed alla conseguente creazione dello stato del Bangladesh, per il resto rimase tutto invariato con il Pakistan che manteneva il Kashmir al centro della sua politica estera.
1999
Il 1999 vide una violenta esplosione nella guerra del Kargil, regione del Kashmir indiano. Soldati e insorti pakistani si infiltrarono nella regione, il conflitto causò perdite da entrambe le parti facendo presagire di nuovo una guerra totale tra i due contendenti, non solo locale, accrebbe preoccupazioni a livello internazionale sull'utilizzo effettivo del nucleare da entrambe le parti.
Questione nucleare e attentati
Nel 98 entrambi i paesi cundussero test nucleari con l'obiettivo di prendere posizione a livello internazionale rendendo sempre più possibile e reale una possibile guerra nucleare, nonostante ciò entrambe le nazioni si impegnarono a non andare oltre le "scaramucce". Gli sforzi diplomatici per risolvere il conflitto sono stati sporadici. Lo stallo tra India e Pakistan del 2001-2002, seguito all'attacco al Parlamento indiano del 2001 e agli attacchi di Mumbai del 2008, segnarono uno dei momenti più pericolosi del conflitto, con entrambi i Paesi che ammassarono truppe ai propri confini. Nonostante numerosi colloqui e iniziative, il conflitto continua a rimanre irrisolto e una soluzione finale sembra irraggiungibile.
2019
Il governo indiano revoca lo status speciale del Jammu e Kashmir previsto dall'articolo 370 della propria costituzione negando così l'autonomia speciale precedentemente in essere. Tale controversa decisione viene condannata dal Pakistan che cerca subito il sostegno internazionale. Nel frattempo la revoca porta diffusi disordini nella regione aggravando tanto per cambiare le tensioni. Il pakistan declassa le relazioni diplomatiche con l'India. la comunità internazionale e gli USA richiamano al dialogo temendo per il peggio.
Considerazioni personali
In un'ipotetica guerra dichiarata, nelle fasi iniziali, l'esercito indiano potrebbe accerchiare il saliente del terriotorio pakistanto prossimo al fiume Chenab anche se il Pakistan bombardando l'unico ponte presente su di esso potrebbe ribaltare facilmente la situazione facendo isolare quella porzione di terrotorio grazie ad una propria eli superficie nelle vicinanze di Chak Pundra. Non abbiamo ancora una grande chiarezza sulla capacità di dispiegamento disponibile di entrambi gli eserciti, tuttavia sappiamo che l'India è superiore su quasi tutti i campi (economia, reperibilità risorse, aviazione, flotta navale ecc.), bisogna tenere conto della morfologia del territorio dello scontro che è davvero impervio essendo prevalentemente montuoso, sfavorendo l'utilizzo di truppe meccanizzate pesanti e corazzate lasciando spazio prevalentemente alla fanteria e all'aviazione rendendo protagonisti soldati, droni e piloti. Ricordiamoci che entrambi i paesi possiedono armi nucleari, il Pakistan nutre rapporti di allenza con la Cina in quanto dimostra interessi nella regione mentre l'India negli ultimi tempi ha rafforzato i rapporti con l'America probabilmente in funzione anti cinese (ricordiamoci la valle del Galwan).
Fonti
Autore
Omar Dassouquine
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