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Per chi legge, Questo mese non è stato facile per il nostro giornale. Non voglio tediarvi con le nostre “beghe” interne — sarebbe tempo sottratto alla bellezza del raccontare — ma preferisco affidarvi un’immagine, una metafora più eloquente di qualunque spiegazione: abbiamo navigato in un mare burrascoso e agitato, temendo, talvolta, di non riuscire più a scorgere la terraferma. Eppure, come ogni buon marinaio sa, anche nella tempesta più feroce esiste un punto di riferimento, un faro invisibile che guida e sostiene: la speranza.
È proprio questo il tema che abbiamo scelto per il numero di questo mese di Punto e Virgola — un giornale che resiste, che continua a camminare sulle proprie gambe nonostante le onde, solo perché non ha mai smesso di credere. È grazie a quella speranza, e alla dedizione di ciascun membro della nostra redazione, che siamo riusciti a non affondare. Ma, soprattutto, è grazie a voi, lettrici e lettori: alla vostra fiducia incrollabile, al vostro affetto costante, al numero — sempre crescente — di chi sceglie di seguirci e di condividere con noi questo viaggio. E, sia detto con ogni gesto scaramantico del caso, speriamo che questa rotta non si interrompa mai.
Lo facciamo per gli “apoti”, come li definì con geniale intuizione Giuseppe Prezzolini: coloro che “non se la bevono”, che non si accontentano della prima impressione, che continuano, con ostinata curiosità, a chiedere “perché?”. È a loro, e a quella scintilla di dubbio che mantiene vivo il pensiero, che dedichiamo il nostro lavoro.
Conserviamo una ferma e incrollabile fiducia nell’Uomo. Sappiamo che egli può essere capace di atrocità inimmaginabili — basti pensare al genocidio che oggi si consuma a Gaza — ma sappiamo anche che, nello stesso cuore umano, risiede la forza luminosa della Ragione, capace di illuminare il mondo. Eppure la Ragione non può esistere senza la più preziosa delle compagne: la libertà.
Viviamo in un tempo in cui molti si dichiarano “liberali” solo a parole, ma non vedono l’ora di tappare la bocca al prossimo. Eppure, la libertà non è mai una condizione acquisita: è un movimento continuo, una corsa incessante verso un orizzonte che arretra man mano che lo si raggiunge. Ce lo insegna la stessa Statua della Libertà: pochi notano che la sua gamba destra non poggia completamente a terra. È sollevata, in cammino. Ai suoi piedi giacciono catene spezzate, simbolo della liberazione dall’oppressione e dalla schiavitù. Lady Liberty avanza, inesorabile, verso una nuova epoca, illuminando il cammino dell’umanità.
In questo mese, tra le difficoltà, abbiamo ricevuto anche parole di stima e di affetto. Accanto alle critiche — alle quali, ormai, ci siamo affezionati — sono arrivati elogi che ci hanno riempito di gratitudine. Uno in particolare ci ha toccati profondamente: quello di una delle più coraggiose giornaliste al mondo, Rula Jebreal, che ogni giorno continua a denunciare i crimini di Israele con lucidità e coraggio, ricordandoci che il giornalismo non è solo mestiere, ma atto di coscienza.
Questo affetto, da parte vostra, è la nostra ricompensa più autentica: la moneta più preziosa — e, diciamolo con un sorriso, anche l’unica che finora abbiamo visto circolare! Ma tutto ciò, ancora una volta, è stato possibile solo grazie alla SPERANZA: la speranza di intravedere sempre una luce, anche in fondo al tunnel più lungo e oscuro della vita.
Con stima, gratitudine e fiducia nel domani,
Il comitato direttoriale di Punto e Virgola Antonio Mainolfi — Alessandro Mainolfi — Riccardo Maradini — Samuele Castronovo — Giuseppe Serra
Autore
Riccardo Maradini
Samuele Castronovo
Giuseppe Serra
Antonio Mainolfi
Alessandro Mainolfi