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Eccoci qua! Finalmente si è realizzato uno dei nostri tanti sogni: pubblicare il primo mensile di Punto e Virgola.
Prima di augurarvi una buona lettura, vogliamo aprire le danze rendendovi partecipi del lavoro che c’è stato negli ultimi mesi e che ha dato i suoi frutti negli articoli che leggerete di seguito. Sebbene ogni articolo esprima gli interessi, la sensibilità e lo stile del proprio autor*, non si può negare che il giornale, nel suo complesso, abbia un suo nucleo tematico comune. E proprio questo è il senso di questa “lettera della redazione”: trovare il fil rouge, il principio logico, l’archè che ci ha mossi nella scrittura del mensile. Per ricercare tale criterio condiviso, non potevamo affidarci al classico editoriale (che porta in sé solamente la voce fuoricampo del caporedattore), ma c’era bisogno di unire le menti di tutti i redattor* nella composizione di una summa del nostro impegno collettivo. Ed ecco cosa ne è venuto fuori…
Dal novembre 2024- dacché abbiamo deciso di generare uno spazio dove riversare liberamente i nostri pensieri- nel mondo sono avvenuti molti cambiamenti, e col mondo siamo cambiati anche noi, insieme.
Con curiosità, ma anche con un filo di timore, quattro amici una sera si chiesero:<<In che modo dei giovani come noi possono comunicare le proprie idee, i propri disagi, le proprie passioni?>> La risposta fu automatica ed immediata: <<Con un giornale!>>.Così decisero di ritrovarsi in un paesino del Reggiano -Campegine- per organizzare i primi passi burocratici e strutturali di un progetto che sarebbe stato presto ribattezzato Punto e Virgola. L’entusiasmo di questi amici, naturalmente, era alle stelle; tuttavia ciò non li distolse dalla consapevolezza di muovere i primi passi con quanta più serietà fosse possibile. Ogni giovedì sera sarebbe dunque stato dedicato alla riunione del Consiglio dei direttori, riunioni che sarebbero durate non meno di cinque ore e che avrebbero portato a discussioni, litigi, momenti di gioia e di paura. Il resto della settimana, invece, sarebbe stato occupato dalla ricerca di persone interessate a partecipare a quel progetto ambizioso e fragile. Fortunatamente e sorprendentemente, dopo poco tempo si è costituita la migliore redazione che quegli amici avrebbero mai potuto sperare. Fin da subito l’intera redazione mostrò un indescrivibile impegno, ognuna ed ognuno offrì la propria fondamentale competenza, dispensò consigli e idee, arricchendo -soprattutto a livello personale - quei quattro giovani che ora amano farsi chiamare “fondatori” e -forse indebitamente- “direttori”. Quella che stiamo per scrivere può sembrare una frase retorica e ritrita, ma contiene una grande verità: senza ciascun membro della redazione, che è in primo luogo una cara amica ed un caro amico, Punto e Virgola non sarebbe stato possibile.
Ritornando al sunto dei lavori antistanti al mensile di febbraio 2025, il 12 dicembre 2024 si svolse la prima assemblea plenaria con il gruppo redazionale al completo. Da quel momento, ci tenemmo in contatto per telefono, ci scambiammo idee e pareri incontrandoci al bar, all’università, tra le vie di Parma, a casa, insomma: non appena e dovunque fosse possibile. Percepimmo subito una grande voglia di fare, di cambiare, di ascoltare e di farci ascoltare. Di conseguenza, sentimmo il bisogno di tuffarci a capofitto nella realizzazione dei nostri propositi, mettendo la massima dedizione nella scrittura degli articoli e nella partecipazione ai dibattiti inter nos. Quante idee sono uscite, quante cose abbiamo scoperto gli uni degli altri, quanto siamo cresciuti insieme!
A titolo d’esempio, vogliamo chiarire a chi legge che l’uso dell’asterisco per tutti quei sostantivi e aggettivi di cui non s’intende specificare il genere non è che il risultato di discussioni durate per ben due mesi, tra chi era sfavorevole all’utilizzo della schwa e chi invece propugnava un cambiamento linguistico più inclusivo. Perché crescere vuol dire anche questo: dialogare, scontrare le idee ed infine trovare una soluzione unanimemente accettata. Ad illustrare meglio i termini della questione, ci è giunta in soccorso un amic*, che scrisse l’articolo “Sul linguaggio inclusivo” e che vi invitiamo a leggere all’interno del seguente mensile, in quanto si tratta di un’importante risorsa per capire il grande valore racchiuso nell’uso delle parole, nonché l’attenzione che dovremmo porgere a certi dettagli della quotidianità.
Fra incombenze esterne, università, lavoro e vita mondana, l’ardore e lo sforzo collettivo per la costruzione di Punto e Virgola non venne mai meno, tant’è che a fine dicembre 2024 tutti gli scritti erano già pronti. Ebbene, a partire dal nuovo anno ci concentrammo sulla realizzazione del manifesto, che rappresentò metaforicamente lo specchio in cui riflettere i nostri obiettivi, le nostre speranze e la nostra identità. Anch’esso avrebbe dovuto assumere un’impronta condivisa e comune, ragion per cui venne approntato tramite il contributo di tutte e di tutti, proprio come la presente lettera.
Da ultimo, ma non per importanza, venne il momento di sistemare il sito web e la pagina instagram. Chi abbia già avuto a che fare con la produzione di contenuti digitali riuscirà facilmente a comprendere l’ardua fatica che stette dietro alla scelta delle grafiche, dei font e della disposizione di ogni singolo elemento. Potrete immaginare allora quanto fu complicato soddisfare i gusti di tutte e di tutti. Ad ogni modo, come sempre, la via del confronto si dimostrò proficua; solo, speriamo che le nostre scelte possano risultare gradite anche a voi.
Questo breve resoconto dei nostri scontri/incontri crediamo sia necessario per l’individuazione di quel tema essenziale che abbraccia il nostro primo numero: cioè l’esternazione dell’intimità. Leggendo gli articoli, infatti, vi accorgerete che in ciascuno, persino quello che si occupa degli argomenti più vasti e generali, è insito non solo il punto di vista, ma anche la matassa emotiva di chi lo ha scritto.
Siamo convinti che ogni paragrafo e ogni parola di ogni articolo dipinga sì l’interiorità del suo scrittor*, ma che, nonostante ciò, rappresenti finanche l’atmosfera generale provata da molti nostri coetanei. Secondo il nostro parere, la nostra è una generazione che vorrebbe essere libera di esprimere la propria interiorità senz’essere giudicata, ma che spesso viene ammutolita dal mondo degli adulti e traumatizzata dalle tragedie che si consumano quotidianamente. Qui, in questa prima pubblicazione di Punto e Virgola, pur potendo ipoteticamente parlare dei massimi sistemi, abbiamo desiderato dare sfogo alle nostre viscere, al bisogno di parlare di ciò che accade dentro di noi, nella speranza che vi possiate rispecchiare nei nostri stessi sentimenti e che, con il contributo dei nostri articoli, possiate coltivare nuove idee da condividere con gli altri.
Non ci resta che ringraziarvi della fiducia che ci avete accordato, dell’affetto che ci avete già mostrato nei social e che ci esorta a proseguire con più grinta i prossimi lavori.
Detto questo, bando alle ciance: vi auguriamo una buona lettura!
Indice degli articoli:
1)Lettera della Redazione (editoriale)
2)Lo svuotatasche (rubrica- Notizie dall’anima) - di Alessandro Mainolfi
3)Perché la destra italiana non rientra nell’antifascismo?- di Niccolò Delsoldato
4)Sirene antiaeree (rubrica-Notizie dall’anima)- di Antonio Mainolfi
5)Good job Priamo Bocchi- di Antonio Mainolfi
6)5 conflitti dimenticati- di Daniele Mainolfi
7)Berlinguer:la grande ambizione - di Eleonora Urbanetto
8)Abbiamo un problema con le fangirls- di Clara dall’Aglio
9)Lo stato delle contraddizioni- di Giuseppe Serra
10)Trieste e migrazione - di Anita Riccardi
11)Viola (rubrica- Persone verosimili)- di Erica Zambrelli
12)Il ritorno del caos in Siria- di Omar Dassouquine
13)Sul linguaggio inclusivo- di Desirée Tintori
14)Patente a crediti nell’edilizia: che senso ha?- di Simone Calcagno
15)Ladri di biciclette- di Davide Cassanelli
16)Immigrazione: le sfide del futuro- di Carlotta Adorni
17)Lo zero (rubrica- il portachiavi)- di Giovanni Raffaldi
18)Amore vero e pizza per cena (vignette)- di Francesca Orlandini
19)Il sentimento (vignette)- di Martina de Fazio
Autore
Niccolò Delsoldato
Alessandro Mainolfi
Antonio Mainolfi