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E siamo giunti finalmente ad aprile, il cuore della primavera: sbocciano i fiori, s’infoltiscono i rami, il verde si riprende il suo spazio (modesto) nelle grigie e soffocanti città di cemento – se non avete ancora avuto l’occasione di leggere a proposito del difficile rapporto tra natura ed aree urbane, potrete trovare, nello scorso mensile, un’istruttiva riflessione intitolata: “Giungle urbane: la città esiste ancora in natura?”.
L'acme di questa stagione idillica risveglia senza dubbio spiriti sanguigni, passionali, attivi, così come, esattamente ottant’anni fa, aveva coagulato le energie che condussero alla vittoria partigiana. In occasione dell’Anniversario della Liberazione, abbiamo voluto dedicare i nostri lavori, i nostri progetti e le nostre riflessioni alla Resistenza. O meglio: alle Resistenze. Nelle primissime riunioni preparative del mensile di aprile (accorse, dunque, a partire dalla seconda settimana di marzo), ci siamo resi conto che non è sufficiente celebrare il 25 Aprile, seppure abbia un valore preminente nella storia di tutt* noi ed entro tutte le nostre coscienze. Abbiamo, invece, sentito la necessità di estendere il discorso anche alla realtà presente, declinando il tema della Resistenza in un ampio ventaglio di interpretazioni, secondo le inclinazioni e gli interessi di ogni redattrice-redattore-redattor*. Alcune delle domande che ci han maggiormente tormentato e continuano a scavare una voragine di dubbi - che speriamo possiate condividere, dato per certo che, assecondando il processo hegeliano di tesi-crisi-sintesi, è proprio dal logorio interiore che nascono le idee- sono le seguenti: Che senso ha la Resistenza? È possibile, oggi, la Resistenza?
Senza voler mancare di rispetto alla lotta partigiana, per raccontarvi il processo lavorativo del mensile che vi accingete a leggere, scherzosamente prendiamo in prestito il concetto di “resistenza”. Nel mese scorso non abbiamo fatto altro che tener testa alla molteplicità di eventi, scadenze ed impegni, interni ed esterni al giornale, che ci hanno sommerso, oltreché dalla scrittura degli articoli e dall’organizzazione delle riunioni. Come se non bastasse, nel mese scorso abbiamo affrontato un lavoro doppio, in un certo senso. Probabilmente non dovremmo rivelarvi una tale notizia così presto, per mantenere la sorpresa; tuttavia, in questo caso, non riusciamo più a resistere. Ebbene, ancora prima della scrittura degli articoli per il presente mensile, ci siamo affrettati a preparare addirittura quelli per maggio. Il motivo? La realizzazione di un volume cartaceo!
Come ben sa chi ha avuto a che fare con l’editoria, i sistemi di stampa sono piuttosto lunghi e travagliosi. Ragion per cui è stato necessario non solo ultimare gli articoli con larghissimo anticipo, ma inquadrarli anche entro un numero limitato di battute. Ci siamo però detti, ispirati anche dalla strenuità della lotta partigiana: “Dobbiamo resistere!” Così, se il 30 marzo abbiamo riunito gli scritti per il numero cartaceo, dopo appena due settimane abbiamo dovuto allestire il volume di aprile. Fortunatamente, entro la redazione le idee sono tante e ottime sono le menti, pertanto la fretta non ci ha impedito – ci auguriamo- di portarvi un prodotto ragionato e di qualità.
Va tenuta presente soprattutto la difficoltà nella realizzazione delle grafiche: in questi ultimi tempi la redazione è andata incontro – evviva! - ad una grande crescita in termini di membri, il che si traduce in un esponenziale aumento di articoli da pubblicare. Per questo, ad inizio mese, abbiamo lanciato sui social una call to action mirata a chiunque volesse aiutarci nella gestione informatica. Non possiamo non sfruttare anche questo momento per rinnovare l’appello ad unirsi a bordo, in qualunque momento, contattandoci attraverso i nostri recapiti, che potete trovare entro il nostro sito.
Potete immaginare la fatica di questo periodo, tanto per le incombenze pratiche, quanto per la gravità dei temi da trattare. A darci la carica sono stati anche le iniziative e le proposte giunteci tramite varie modalità, quali da scuole, quali da amic*, quali da redattor*. A questo proposito, dobbiamo rivelarvi l’entusiasmo che ci ha travolti quando Punto e Virgola è stato invitato a presentarsi di fronte agli studenti del Liceo Scientifico Ulivi di Parma, che non possiamo non ringraziare con tutto il calore possibile per l'opportunità di cercare non solo nuovi lettor*, ma anche – auspichiamo – nuovi membri. L’interesse di chi ha partecipato alla nostra assemblea di istituto ci carica di fiducia verso il progetto, ci spinge a perseverare e ci conferma quanto siano false i pregiudizi che circolano sui giovani.
Da ultimo, ma primo per importanza, percepiamo l’importanza e il privilegio di poter contribuire in occasione della “Giornata della Terra”, promossa e organizzata da diverse scuole parmigiane in Viale Maria Luigia, tramite un evento di letture, edite ed inedite, sulla Resistenza. Siamo eternamente riconoscenti alla nostra carissima amica e redattrice che ha proposto e veicolato l’iniziativa, così come rendiamo grazie al Liceo Classico e Linguistico Romagnosi, che ci ospita, e a tutt* coloro che parteciperanno. Facciamo notare che il tempo futuro usato nella frase precedente non è un refuso: è giustificato dal fatto che questo evento non è ancora occorso, bensì avverrà durante la mattina del 15 aprile, in concomitanza con l’uscita del presente mensile. Pertanto, fateci tanti auguri; allo stesso modo, non vogliamo trattenervi oltre: anche noi vi rivolgiamo tanti auguri di una buona lettura.
Autore
Niccolò Delsoldato
Antonio Mainolfi
Alessandro Mainolfi