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“How the gentle wind
Beckons through the leaves
As autumn colors fall
Dancing in a swirl
Of golden memories
The loveliest lies of all”
Queste parole evocative, immediatamente riconoscibili per gli amanti delle serie tv, non sono altro che il testo della sigla introduttiva di Over the garden wall, miniserie animata che racconta le avventure di due fratelli in un mondo magico abitato da creature parlanti, gigantesche zucche viventi, cupi boscaioli, e ombre misteriose che si aggirano la notte in un bosco. Tutte premesse per un’ottima storia da vedere in un colpo solo, divorata sotto le coperte che ci proteggono dai mostri e dai primi freddi, mentre fuori dalle finestre il sole tramonta sempre più presto.
Amiamo le storie che lasciano un brivido dietro di loro, mostri che, in fondo, non sono altro che creature complesse e in cerca di amore, eroine sempre in cerca dell’avventura e della verità, cuori impavidi che non si fermano davanti a nulla pur di risolvere il mistero. Spesso ragazze proprio come noi, o quasi, escluse famiglie soprannaturali e quant’altro, che devono destreggiarsi tra una prova mortale e un compito in classe, divise a metà tra amore e razionalità. Come non pensare a Mercoledì Addams, che dal 2022 ad oggi appassiona migliaia di fan, riproponendo il grande classico della famiglia più strana di sempre attraverso gli occhi di una teenager ribelle, il cui più grande potere, oltre alle sue visioni psichiche, è forse il sarcasmo tagliente.
Ricerchiamo il tepore che viene portato via dalla brezza fresca nei nostri personaggi preferiti, immaginandoci mentre passeggiamo per le vie di Stars Hollow insieme a Rory Gilmore, parlando del nostro futuro e dei piani che probabilmente manderemo in fumo con l’avanzare dell’età. Oppure facciamo shopping nell’Upper East Side di New York City, cercando di risolvere gli innumerevoli drammi amorosi di Blair e Serena tra uno shooting e una sfilata.
Eppure, queste serie hanno poco in comune tra di loro, se non le emozioni che ci fanno provare. La sensazione di familiarità che portano i volti già visti, la consapevolezza di un lieto fine accompagnato da battute pungenti, la risoluzione di tutti i problemi nonostante le avversità. Con la fine dell’estate, della spensieratezza, ci rifugiamo in mondi che non sono nostri, indossando la pelle dei protagonisti per proteggerci dagli impegni e dalle responsabilità che ci accompagnano con l’arrivo dei primi freddi. Cerchiamo la compagnia di personaggi immaginari per conservare ancora uno stralcio delle notti passate a ridere con gli amici, quando l’autunno sembrava ancora lontano e pensavamo di non doverlo affrontare mai.
Oppure più semplicemente ricerchiamo l’adrenalina. Speriamo di trovare uno stimolo che svegli le nostre membra intorpidite dal freddo, ricercando il brivido della paura controllata, consapevoli che i mostri non usciranno mai dallo schermo. Prepariamo la nostra mente ad Halloween, alla nebbia e alle nuvole che l’autunno e l’inverno porteranno con loro. La luce pallida che filtra tra gli alberi, la brezza e l’inizio delle scuole, purtroppo senza la presenza di vampiri e lupi mannari pronti a fare a gara per noi.
Agogniamo la compagnia di streghe e gatti neri parlanti, magici incantesimi per risolvere tutti i nostri problemi, magari aiutati da una coppia di zie eccentriche e sempre pronte a salvarci in caso di pericolo. Simpatici piccoli fantasmi combina guai, profumo di biscotti e tutti quei cliché in cui alla fine ci ritroviamo, sognando un autunno americano, intagliando zucche e bevendo cioccolata calda.
Autore
Elena Camuti Borani