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-Vorrei volare via da qui, essere un uccello- Lola si girò a guardare l’amica, seduta sulla poltrona accanto a lei. -Libera di andare dove voglio, senza regole.- -Un uccello?- domandò Remedios, alzando il viso dal libro appoggiato alle sue ginocchia. -Gli uccelli sono rumorosi, e sporchi. Lo sapevi che molti portano malattie? Dovresti cercare qualcosa che si addice di più ad una donna, come le farfalle. Una bellissima farfalla, ecco cosa potresti essere per volare via.-
Lola rifletté. Era poi tanta la differenza tra una donna e una farfalla? Entrambe erano trattate come animali fragili, dai colori sgargianti, create per essere belle e riprodursi, e destinate a sfiorire in un giorno, calpestate dai piedi di coloro che un tempo le avevano trattate come gioielli preziosi. E quand'anche la morte le avesse risparmiate da una fine tanto crudele, sarebbero state coperte di spilli e costrette in una prigione di vetro, un essere troppo bello per godere della pace del paradiso. Leggiadre e ammirevoli se lontane, mostruosi insetti indegni di vivere se tanto tracotanti da volare troppo vicino agli uomini. Forse Remedios aveva ragione. E che farfalla fosse, se le avesse permesso di andarsene da quella villa.
Lola sospirò guardando l’amica nuovamente intenta nella sua lettura, i capelli d’oro accarezzati dalla brezza che entrava dalla finestra aperta; se le donne davvero erano farfalle, lei era la più bella di tutte, assorta tra le pagine del suo libro. Lola non le chiese nulla, ma sapeva perfettamente che, non avendo ancora cresciuto un paio di ali, Remedios fuggiva la realtà attraverso l’inchiostro e la carta, e l’unica cosa rimasta da fare era ammirarla, e pregare che, in una di quelle storie, da qualche parte, ci fosse un lieto fine anche per loro.
Autore
Elena Camuti Borani