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Giuseppe Savagnone è nato a Palermo nel 1944. Dopo aver conseguito la propria formazione, ha intrapreso per molti anni la carriera di docente: è stato infatti insegnante di Storia e Filosofia nei licei statali per circa quarantuno anni. Parallelamente all’attività scolastica, si è dedicato a incarichi nel campo della formazione, dell’etica, della dottrina sociale e della cultura: è stato docente presso la Scuola di formazione politica “Pedro Arrupe”, presso la Scuola superiore di specializzazione in bioetica e sessuologia dell’Istituto Teologico San Tommaso di Messina e, a partire dal 2013-2014, presso il Dipartimento di Giurisprudenza della LUMSA di Palermo, dove ha insegnato Dottrina sociale della Chiesa.
Per quasi tre decenni – dal 1990 al 2019 – ha diretto l’Ufficio diocesano per la Pastorale della Cultura dell’Arcidiocesi di Palermo. In tale veste ha promosso iniziative culturali, riflessioni pubbliche e un dialogo tra fede, cultura e società. Anche oggi continua a curare il sito legato a quell’Ufficio, attraverso il quale propone articoli e interventi su temi morali, sociali, culturali e religiosi.
Savagnone è autore di numerosi saggi e libri, in cui affronta questioni che spaziano dall’educazione all’umanesimo, dalla bioetica alla comunicazione, dalla fede alla cultura contemporanea. Tra le sue opere più note si ricordano Educare nel tempo della post-modernità (2013), in cui analizza le sfide educative dell’epoca contemporanea, Il coraggio di educare (2009, con altri autori), Metamorfosi della persona. Il soggetto umano e non umano in bioetica (2004), Cinema, mito e filosofia (2014), oltre a testi che riflettono su fede, laicità, etica sociale, comunicazione e antropologia culturale.
Accanto alla produzione libraria, Savagnone ha svolto intensa attività pubblicistica e mediatica: collabora con quotidiani come “Avvenire” e “Giornale di Sicilia”, con il settimanale “Toscana oggi”, riviste e media radiofonici come Radio Maria, Radio In Blu, nonché con emittenti come TV2000. Spesso viene invitato come relatore in convegni, conferenze e incontri — sia di carattere ecclesiale sia culturale — contribuendo al dibattito su temi di etica, educazione, società, fede e cultura.
Nel suo pensiero e nella sua attività, emerge con continuità l’attenzione per l’educazione della persona, per la difesa della dignità umana, per il dialogo tra fede e ragione, e per la responsabilità culturale di fronte ai cambiamenti sociali. Le sue riflessioni cercano di offrire un contributo per una società in cui l’uomo — nella sua dimensione spirituale, relazionale e civica — possa riscoprire senso, valori e “umanità” autentica.
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