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Cos’hanno in comune il cantautore Lucio Corsi e la cantante statunitense Doechii, con la crescente popolarità su Tik Tok di hashtag come #humansbeinghumans, #deinfluencing e #lore? Apparentemente non c’entrano nulla l’uno con l’altro, ma dimostrano invece che, nonostante l’incredibile avanzamento tecnologico, noi essere umani non smetteremo mai di essere umani e che l’autenticità è ciò che ci nutre.
Volevo essere un duro
Tra i lustrini e le paillette di meravigliosi vestiti firmati dalle più rinomate maison di moda, il cantautore Lucio Corsi si è presentato al Festival di Sanremo con un completo ideato e realizzato personalmente da lui. Uno stile caratterizzato dalle sue influenze personali, arricchito da un trucco particolarmente vistoso e audace. Grazie all’unione di questo look insolito e al brano da lui composto Volevo essere un duro è riuscito a conquistare il pubblico. Mostrando la sua essenza ed esprimendo la sua creatività unica è stato capace. di svelare, con leggerezza e ironia, la vulnerabilità umana, senza filtri né maschere.
Il suo grande successo musicale si è poi tradotto sui social tramite l’hashtag #volevoessereunduro. I video ritraggono persone che si trovano in situazioni considerate imbarazzanti o di vulnerabilità, con la didascalia in sovraimpressione che cita “Volevo essere un duro ma…”. L’obiettivo di questi video è quello di ironizzare sul contrasto tra il desidero di voler apparire forti e invulnerabili, e la realtà che ci mostra invece come siamo davvero, cioè: imperfetti ed emotivi, riprendendo così il significato del testo originale.
La lore di Doechii
Spostiamoci in America. Un caso che ha avuto particolare risonanza è stato quello della cantante statunitense Doechii. Nell’ultimo periodo ha riscosso un grande successo grazie ai suoi brani che spaziano da diversi generi come il rap, l’hip hop, l’R&B arricchiti da sperimentazioni con suoni tipici del soul e del funk. Oltre ai suoi brani creativi e introspettivi ciò che ha riscosso maggior interesse è stata la possibilità di poter conoscere chi fosse prima di diventare una celebrità, ovvero la sua lore.
Con questo termine si indica l’insieme di informazioni che caratterizzano la storia e le caratteristiche di un personaggio. Sebbene le sue origini siano legate al mondo del genere fantasy, negli ultimi tempi è stato sempre più utilizzato per indicare la storia di persone che esistono nella vita reale, svelando dettagli più intimi e personali.
Doechii prima di essere una celebrità, vincitrice di premi prestigiosi, era una ragazza “normale” con un sogno da realizzare. Questa parte della sua vita è stata documentata da diversi video su YouTube che narrano con autenticità la sua lore. I video sono profondamente sinceri e genuini, mostrano Doechii mentre canta o balla in camera sua come se nessuno la stesse guardando, ma con la stessa libertà con cui canta e balla mostra anche le sue difficoltà, ad esempio in un video tratta il tema del licenziamento e di come lo stava affrontando. I video spesso riprendono il suo percorso artistico, mostrando Doechii mentre è in studio a registrare delle canzoni, o mentre lavora con dei suoi colleghi a dei nuovi pezzi, dando testimonianza di quanto duro lavoro ci sia dietro ad ogni artista.
Tutto ciò lo fa rigorosamente senza alcun senso di vergogna o imbarazzo, ben cosciente che anche se ciò viene raramente mostrato sui social, sono tutte esperienze di vita che appartengono ad ognuno di noi. Non c’è nulla di recitato, né di artificiale, ma solo lei di fronte ad una telecamera che mostra la sua vita.
Questi video dopo la sua ascesa hanno avuto un incredibile crescita di visualizzazioni, tant’è che un remix della canzone Somebody That Used To Know di Gotye fatto durante uno di questi video, intitolato Anxiety, è diventato virale, divenendo così una delle sue canzoni attualmente più ascoltate.
Influencer travestiti da umani
Mentre Lucio Corsi si esibiva al Festival di Sanremo e Doechii collezionava premi, sui social si è sviluppato sempre di più il fenomeno del deinfluencing. Dopo anni e anni di influencer che mostravano la loro vita perfetta e sponsorizzavano prodotti sovrastimanti, convincendo il proprio pubblico di averne effettivamente bisogno, questo fenomeno segna un cambiamento di rotta: una graduale perdita di fiducia nei confronti di queste figure. La vita perfetta che mostravano non basta più, le persone vogliono autenticità (ne è stato un grande esempio il trend Brat). Nell’ultimo periodo, infatti, gli influencer non hanno più l’obiettivo di mostrare una vita perfetta, ma si prodigano a mostrarsi più “umani”. Per farlo adottano diversi escamotage, come girare un video nella propria camera da letto con dietro il letto disfatto, oppure in una stanza con i vestiti lasciati disordinatamente sul divano (come nel video di Selena Gomez o il Tik Tok di Elisa Maino).
L’hashtag #humansbeinghumans, che attualmente conta più di diecimila video, è la risposta di questi utenti stanchi di vite perfette e della costante stimolazione all’ acquisto di prodotti. I video associati a questo hashtag tendono a mostrare, come dice il nome stesso, esseri umani che sono esseri umani: un anziano seduto a leggere un libro, una signora che sta facendo una passeggiata con il suo cagnolino, un uomo che stende i panni. L’ obiettivo di questi video e quello di celebrare la bellezza e l’autenticità di tutti quei piccoli momenti della nostra quotidianità, senza la ricerca ossessiva di perfezione.
In conclusione
I vari esempi riportati dimostrano chiaramente come gli esseri umani, per creare un vero senso di comunità e avere fiducia nei confronti di chi li circonda, necessitano profondamente di autenticità. Ed è interessante e significativo come nonostante l’evoluzione dei social ci porti ad essere sempre più distanti l’uno dall’altro, il pubblico urli a gran voce con gli strumenti a sua disposizione, questo bisogno. L’autenticità dimostra di essere un elemento imprescindibile dell’esperienza della vita umana, è capace di caratterizzare in modo unico le nostre esistenze. Esprimendo il proprio sé, tramite diverse discipline artistiche come la moda o la musica, oppure semplicemente esistendo, si ha l’opportunità di vivere a pieno la propria vita, apprezzandone ogni sua fase e ogni suo momento.
Ma dopo che è emersa questa necessità viscerale, siamo sicuri che ci piaccia vivere nella realtà del 2025?
Autore
Aida Ceci