Mercoledì 24 settembre alle 18:30 Piazza Garibaldi si è riempita ancora una volta in sostegno alle navi della Global Sumud Flotilla che nella notte fra il 23 e il 24 settembre sono state oggetto di attacchi da droni nelle acque al largo di Creta, in Grecia. Secondo l’ANSA, l’attacco ha visto l’impiego di quindici droni, con uso di “bombe sonore, spray urticanti e materiale non identificato” colpendo undici imbarcazioni. Gli attacchi (almeno quindici droni) hanno utilizzato bombe sonore, spray urticanti, dispositivi esplosivi e materiale non identificato, causando danni a vele e rande su undici imbarcazioni. L’ANSA segnala che fra le imbarcazioni danneggiate figura la Zefiro (rottura dello strallo di prua) e la Morgana (randa fuori uso), mentre la Taigete è stata anch’essa colpita. Giorgia Meloni continua a descrivere l’azione umanitaria come un atto gratuito, irresponsabile e pericoloso, sostenendo che il governo italiano potrebbe consegnare gli aiuti in poche ore. Il ministro Crosetto, intervenendo in Parlamento, ha precisato che l’Italia ha inviato la fregata Fasan, che ha raggiunto l’area a sud di Creta, per fornire assistenza alle navi. Secondo Il Manifesto, la Fasan era in navigazione a nord di Creta nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro” e ha invertito rotta immediatamente dopo l’attacco. Tuttavia, ha anche dichiarato che l’Italia non potrà garantire protezione se le imbarcazioni entrassero in acque israeliane. Questo è molto grave, poiché l’azione umanitaria della Global Sumud Flotilla è un movimento internazionale che vuole opporsi, con un gesto pacifico, alla totale incapacità della comunità internazionale di sedare questa carneficina, di opporsi in maniera chiara al genocidio perpetrato da Netanyahu. Il governo italiano è sottoposto al blocco di Israele che pur lasciando operare sul territorio palestinese alcune organizzazioni umanitari non garantisce che i prodotti di prima necessità arrivino a destinazione. Reuters segnala che la Flotilla è composta da circa 50 imbarcazioni e che fra i passeggeri vi è anche la nota attivista Greta Thunberg; l’Italia ha chiesto che gli aiuti vengano consegnati a Cipro per essere distribuiti dal Patriarcato latino di Gerusalemme. Il presidio a Parma di ieri è stata una chiara risposta alle recenti dichiarazioni di Tajani e del governo italiano che criminalizzano sempre di più gli attivisti che manifestano contro l’incapacità degli stati, di opporsi nettamente al genocidio e di boicottare qualsiasi legame con gli Stati Uniti e con chi sostiene il governo israeliano. Tajani, intervenendo da New York dove partecipava all’Assemblea ONU, ha chiesto che Israele garantisca la sicurezza di chi è a bordo delle navi. Viene da chiedersi chi siano i veri terroristi ora, e con che coraggio ci si nasconde ancora dietro al 7 ottobre, dietro ad Hamas. Triste vedere questo movimento descritto come proPal, ancora più avvilente vederlo descritto come moda, ma ancora più agghiacciante è l’indifferenza di chi non si schiera e continua a vivere nella propria quotidianità come se nulla stia succedendo, denigrando per di più gli attivisti e i manifestanti. Odio gli indifferenti diceva Gramsci, perché sulla vostra indifferenza hanno già costruito nuove forme di oligarchia e di oppressione, sulla vostra indifferenza sono stati disintegrati i diritti per i cui i nostri nonni hanno combattuto, sulla vostra indifferenza è germogliato l’oblio della storia, che ora si ripresenta riportando a galla le atrocità che si erano condannate e che ci si era promessi di non ripetere mai più. La Global Sumud Flotilla prosegue, noi siamo la poppa che guarda verso la patria da cui è salpata, sporca di sangue degli innocenti palestinesi come le sponde di Gaza.
Autore
Lorenzo Menozzi