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Mio padre un giorno mi disse, per rincuorarmi mentre stavo male, che dovevo guardare il lato positivo, ovvero che solo gli stupidi non stanno mai male.
Non diedi peso alle sue parole inizialmente, ma in un secondo momento riuscii a metabolizzarle.
Mi sono reso conto che penso costantemente e sono davvero rari i momenti dove riesco a interrompere questo prepotente flusso.
Ciò mi condiziona sotto molti aspetti: nello specifico, ho notato che riflettere, per me, è strettamente collegato alla comparsa di pensieri negativi.
Certe volte vorrei avere il pieno controllo su questo aspetto, pieno controllo sulle emozioni che derivano dal mio pensare oltre alla superficie delle cose…ma, d’altronde, che vita sarebbe poi?
Certe volte pensare così tanto mi fa immergere in un mare di negatività -sarà dovuto al mio pessimismo cosmico forse. Non so voi, ma io odio non riuscire a resistere e finire per autoinfliggermi dei mali.
Ovviamente riflettere e star male non vanno sempre di pari passo e, soprattutto, non credo sia così per tutti; purtroppo, personalmente, il peso delle cose brutte fa spesso crollare la mia indifferenza.
Nel ‘95 un certo Clark disse, molto in breve, che gli individui sono coinvolti nella costruzione della propria realtà, ognuno in maniera diversa e personale. Cazzo se aveva ragione…
Banalmente vi potete tutti rendere conto che affrontare una stessa sensazione con un diverso morale porta a differenti emozioni e risultati.
Allora mi sono chiesto se, considerato tutto ciò, sia da stupidi pensare e non sia da idioti non riflettere; perchè forse certe volte non vale la pena andare oltre la superficie fino all’autoflagellazione emotiva.
D’altro canto, evito nella vita quel tipo di persone che sanno pensare solo in maniera frivola. Non le voglio accanto perchè non mi danno nulla, in fin dei conti.
Questa mia riflessione non trova una vera e propria soluzione. Come in tutto serve trovare un equilibrio, che però, quando porti dei pesi cosi pesanti, è difficile da trovare.
Se pensare mi crea disagi interiori, alla fine posso solo che dar ragione a Freud quando diceva che ci sono solo due modi per essere felici in questa vita… o diventare un idiota o esserlo già.
Autore
Lorenzo Longhitano