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Il fascino delle Olimpiadi non si limita alla competizione sportiva: l’impatto sul territorio e i cambiamenti sociali che questo fenomeno provoca sono molteplici.
Attraverso questo progetto fotografico di ricerca e produzione, vorrei segnalare una sottile provocazione, apparentemente complice della trasformazione dei luoghi interessati, ma estremamente consapevole che un evento di tale portata possa radicarsi nel costrutto sociale.
Lo scopo è sensibilizzare il fruitore al cambiamento del territorio attraverso una campagna fotografica volta a pubblicizzare il souvenir più comune, economico e collezionato al mondo: la sfera di neve, ma distorcendone l’immaginario a mio favore.
La sfera racchiude un ecosistema immaginifico che si nutre del valore intrinseco del ricordo, inglobando un panorama per museificarlo e renderlo immortale.
L’innovazione sta nel rappresentare al suo interno il cantiere di ciò che diventerà, una volta completato, un tangibile memento. La tematica che funge da filo conduttore è il paradosso della neve artificiale, che da anni viene prodotta per gli impianti sciistici e che verrà inevitabilmente implementata per le gare invernali del 2026. Con la crisi climatica in atto, affrontare la mancanza di neve a Cortina incentivando l’innevamento artificiale significa aggravare il problema, attingendo alle già scarse riserve idriche e impattando sugli ecosistemi.
Dunque la neve sulle piste è artificiale quanto la neve che circonda il cielo fittizio della sfera. La città di Milano ospita le Olimpiadi invernali senza, paradossalmente, averne.
Per l’innevamento di base (circa 30 cm di neve, spesso anche di più) di una pista di 1 ettaro occorrono almeno un milione di litri, cioè 1.000 metri cubi d’acqua; gli innevamenti successivi richiedono, a seconda della situazione, un consumo d’acqua nettamente superiore, corrispondente approssimativamente al consumo annuo di una città di 1,5 milioni di abitanti.
La ricerca fotografica si concentra su due punti focali: l’Arena Santa Giulia, che verrà inaugurata per ospitare i tornei di hockey su ghiaccio e di hockey su slittino, e il Villaggio Olimpico, che per l’occasione accoglierà gli atleti e successivamente diventerà uno studentato con prezzi vertiginosi per gli universitari.
Milano è la città adeguata per ospitare le Olimpiadi invernali?