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La Formula 1, quella vera, risiede ormai in profondità nei cuori dei tifosi, celata dietro uno show che non rappresenta più a pieno la definizione di sport estremo. Siamo sempre più abituati a vittorie studiate al dettaglio dagli strateghi, a monoposto ipersensibili a qualsiasi tipo di variazione, a gomme che non degradano più e ad azioni in pista poco spettacolari, per niente in linea con lo spirito reale di questa competizione.
Tuttavia, in un mondo dove esseri robotici e calcolatori stanno prendendo sempre più la luce dei riflettori, ci sono uomini, piloti, che sfuggono alla prevedibilità, che fuoriescono dal modello e che non hanno dimenticato il motivo per cui sfrecciano a trecento orari contro le barriere: vincere, arrivare prima degli altri.
Ph. Atlassian Williams Racing Formula 1 Team ©️
Uno in particolare lo ha sempre dimostrato da quando le sue mani hanno avvolto un volante: questione di eredità, di predestinazione; non solo perché suo padre prima di lui aveva la velocità nel sangue ma anche perché in qualche modo questo prezioso patrimonio genetico è stato a lui trasmesso.
E non è certo un caso che sia proprio grazie ad un pilota come Carlos Sainz che ogni tanto il tempo sembra fermarsi. Baku è solo la punta, l’ultimo grande capolavoro del connazionale di Picasso, ultimo ma non l’ultimo; perché quando guardi la grandezza percepisci sempre qualcosa che trascende da tutto il resto, e succede la stessa cosa con Carlos, in lui lo senti che c’è qualcosa di speciale, una scintilla, una fiamma che lo allontana dallo schieramento e lo innalza dall’asfalto, che vibra in modo diverso al suo passaggio.
Ph. Atlassian Williams Racing Formula 1 Team ©️
Quando Sainz entra nell’abitacolo è come se fosse presente una sorta di attrazione magnetica che mi trasporta con lui nel cockpit; riesco a percepire quello che non si vede sotto il casco; fame, bisogno di dimostrare, orgoglio, amore, velocità. Ed è li che nasce la domanda spontanea… quanti sono come lui oggi? Non solo nella categoria regina, ma nello sport in generale; dove sono quei talenti che ti lasciano ancora senza fiato? che ti invitano ad accendere la TV?
Mi piacerebbe avere una risposta, mi piacerebbe poter fare un elenco infinito di sportivi che, ancora oggi in questa società annebbiata dal risultato, mettono davanti a tutto il percorso, l’amore per quello che fanno e la passione che pulsa a ritmo del cuore.
Ma la realtà è che sono pochi, ma che comunque riescono a risvegliare lo spirito e a metterti in subbuglio lo stomaco anche soltanto grazie alla loro presenza.
Poi se alla fine di tutto arriva anche il risultato, come per Carlos a Baku con un podio meraviglioso con la Williams, tutto prende più senso e tutti torniamo a chiederci coi brividi sulla pelle: “ma come è stato possibile?”.
FOTO COPERTINA SITO:
Ph. Atlassian Williams Racing Formula 1 Team ©️
Autore
Giuseppe Serra