La Global Sumud Flotilla è stata attaccata.
È Yasemin Acar, attivista tedesca e reduce della Freedom Madleen Flotilla - l’imbarcazione con aiuti umanitari che era salpata verso Gaza lo scorso maggio per spezzare l’assedio e il cui equipaggio era stato sequestrato dell'esercito israeliano - a darne notizia tramite un videomessaggio pubblicato sulla pagina IG ufficiale @globalsumudflottilla.
Le immagini delle videocamere della nave e di altre imbarcazioni nelle vicinanze mostrano l’attacco, avvenuto nella notte tra lunedì e martedì alle ore 23:31 EEST in acque tunisine: si vede una persona guardare spaventata verso l’alto, poi l’esplosione e le grida; il dispositivo lanciato sulla nave ha causato un incendio che è stato prontamente spento dall’equipaggio.
Tutti i presenti sull’imbarcazione - ovvero i membri del Comitato Direttivo - stanno bene e sono arrivati al porto tunisino di Sidi Bou Said. Il portavoce della Guardia Nazionale Tunisina Jebali afferma che non sono stati rilevati droni ma le immagini e le indagini in corso sapranno chiarire ulteriormente l’accaduto.
Inoltre, Tony Lapiccirella, coordinatore della missione e membro dell'equipaggio dell’imbarcazione colpita afferma che, dopo l’attacco, due poliziotti tunisini sarebbero saliti a bordo facendo sparire le prove, probabilmente perché per la Tunisia sarebbe un problema ammettere un attacco israeliano nelle sue acque territoriali e su una nave che batteva bandiera portoghese. Tutto l’equipaggio che era a bordo della Madleen Flotilla si trovava sulla nave che è stata attaccata e nelle ore precedenti era già stata segnalata la presenza di un drone, pattern molto simile agli accadimenti che alcuni degli attivisti della Sumud avevano vissuto pochi mesi fa durante l’imboscata israeliana che li aveva visti sequestrati e detenuti e che, fino al loro rilascio, aveva lasciato tutti noi con il fiato sospeso.
Ancora una volta viene attaccata una nave di civili. Civili che stanno compiendo una missione pacifica portando aiuti umanitari alla popolazione della Striscia; portano cibo e medicinali, protesi per bambini e solidarietà a nome di tutte le persone che giorno dopo giorno si sentono sempre più impotenti davanti alla violenza inaudita del genocidio che Israele e i governi complici stanno facendo su Gaza. Quella Gaza che, attacco dopo attacco e bomba dopo bomba perde madri, padri, nonni e bambini; ogni giorno viene decimata di civili.
La “Family Boat” o “Familia Madeira” era salpata dal porto di Barcellona il 31 agosto seguita da tutte le altre figlie, per questa operazione su scala maggiore della precedente e che vede coinvolti molti nostri concittadini sparsi su barche di varie dimensioni salpate al grido di “Sumud” - che in arabo vuol dire resilienza. Al momento della partenza delle Flotilla, il Ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir aveva annunciato le intenzioni di Israele di sequestrane le imbarcazioni e trattare i presenti come terroristi; questo attacco è chiaramente una delle tante intimidazioni che però non fermerà la “sumud” degli attivisti che annunciano la volontà di portare a termine questa missione con la forza che il popolo palestinese sta continuando a dimostrare, consapevoli che il rischio che stanno correndo è “niente, rispetto agli orrori che si riversano ogni ora su Gaza”.
Il popolo tunisino ha accolto sia a terra che in mare le imbarcazioni che da un paio di giorni stanno arrivando verso il porto con bandiere, urla e striscioni ed il governo sta aiutando e supportando in queste ore critiche tutti gli attivisti. Francesca Albanese, che si trova in Tunisia e sta seguendo le indagini e la cornice legale, ha evidenziato come il governo tunisino sia l’unico a dimostrare supporto in seguito a questo avvenimento vergognoso.
Nessuno Stato sta proteggendo queste navi e i cittadini di 44 Stati che si trovano a bordo; Albanese ritiene inoltre che questo attacco sia un'aggressione contro la Tunisia e la sovranità di quest’ultima.
Si tratta di un crimine internazionale, di uso illegittimo della forza verso l’integrità di un territorio (che colpisce sia Tunisia che Portogallo) e verso la libertà politica.
È stato chiesto ai governi Europei, e nel caso dell’Italia alla Presidente Meloni di proteggere i suoi cittadini durante questa missione umanitaria, si attendono ancora risposte e prese di posizione. Nella conferenza stampa trasmessa via Instagram attorno alle 12:20 della giornata di oggi, un membro dell’equipaggio spiega la dinamica dell’accaduto, ribadendo di aver visto il drone 3 o 4 metri sopra la sua testa e di aver chiamato i suoi compagni; il drone si è poi spostato a prua ed ha sganciato l’esplosivo che ha causato l’incendio di una montagna di giubbotti di salvataggio.
“Questa è la trentottesima barca vittima di attacco o intercettazione dall’inizio dell’assedio” - dice Thiago Avila, membro del Comitato Direttivo - procedendo con il mettere in chiaro i motivi per i quali la missione non si fermerà.
Nelle scorse ore il governo israeliano ha ordinato ad un milione di persone che si trovano a Gaza City di evacuare verso sud, azione impossibile per la capienza di Khan Yunis.
Ieri l’Italia ha giocato contro la nazionale israeliana, il loro allenatore Ben Shimon si è espresso in conferenza stampa replicando a chi gli chiedeva se ritenesse giusto far giocare la sua squadra nonostante la situazione attuale e gli atti che sta commettendo il suo governo. Shimon ha espresso il suo sentimento di patriottismo, di orgoglio e di rispetto nei confronti del suo paese e del suo popolo che ha elogiato, evitando di rispondere direttamente alle domande di chi, a detta sua, dimostra di essere schierato dalla parte opposta.
Ci chiedono di continuare a mobilitarci e a raccontare ciò che sta succedendo, di riunirci in nome della Palestina e di non tacere e noi non lo faremo. I crimini contro l’umanità che continuano a susseguirsi sotto gli occhi del mondo meritano di essere messi in rilievo, si deve continuare a parlare di Gaza.
Attendo ulteriori notizie e mando il mio supporto alla Global Sumud Flotilla.
Free Palestine
Autore
Amy Sardei