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Da quando te ne sei andato piove così tanto.
Le giornate sono lunghe, grigie, e il ticchettio incessante della pioggia sulle tegole sembra voler intonare, a modo suo, un ultimo compianto a te, tenero compagno che tanto a lungo ha affiancato gioie e pianti, sudate vittorie e strazianti delusioni.
E ora eccolo, come un monito che viene da Lassù, da qualche parte, come a dirmi che è finito il tempo dei singhiozzi, che è ora di deporre i pesanti tormenti e tornare ai colori della vita, del mondo che rifiorisce: il Sole.
Le delicate nenie della primavera sgattaiolano dentro casa dalle sottili fessure delle finestre aperte a vasistas, accarezzando ogni cosa con dolci refoli di vento, con tiepidi raggi che scaldano la stanza trafiggendo i vetri, e i vividi canti d’uccelli sui palazzi e sui rami appena rifioriti intonano adesso una nuova canzone.
In mezzo a tanta meraviglia per la vita che rinasce, però, io non posso far altro che ricordare quella che ho perso per sempre, che nessuna primavera potrà mai riportarmi e che ora, come per grottesca ironia, fiorirà a sua volta in qualche modo, ma sottoterra.
Adesso che anche la pioggia si è fatta luce, Addio.
Autore
Sofia Berna