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Con siffatti versi renderò chiaro ciò che con ragion non si può spiegare, così invaso d’amore mi dichiaro contro coloro che più non sanno amare: Agli uomini dirò la meraviglia del sorriso di lei e delle sue ciglia.
Dal principio di tutto intendo partire, ossia eleganza e morbidezza e profumo a cui il cor sia atto che non a subire, non resistette, per adesso riassumo L'animo sai, non è incline a mentire, e come l'incendio sprigiona il suo fumo così nella pelle, colma di lividi scorre un ruscello con flutti di brividi.
Ed ecco a voi, tra racconto e novella la storia di tale donna impaurita, paura che però di virtù gemella d'un tratto sanò la sua (e mia) ferita. Dono a me fu di divenire stella fatto da lei, di nobiltà vestita: prova che Fato a cui l'uomo agogna, con abile senno sfruttarlo bisogna.
Una sera di festa nel caldo sole, strinsi il palmo a colei, voce nel buio; non ero ben conscio che quelle parole, emesse da tale spirito fuio fossero alito per chi Era brama e vuole e non per me, ancor giovanile e cuio. Come la rosa, senza macchia alcuna, tersa era lei al contrario della luna.
Inver l'essenza sua fu resa tale solo da tracce, macchie e segni vari che nel volto puro, a tutti immortale s'ascondono invano dai lumi cari: ecco le onde e quello spicchio centrale naufragar come ombre e riflessi nei mari, laddove la mente ottiene la pace e non nell'aiuola di spirto fugace.
Infatti il nobile fuoco e desire, a ogni entità imprime il suo moto, simile è l'umana spinta a patire riguardo allo spazio ignoto e non noto: stirpe che crea e insieme il suo agire, ha nella selva un peccato remoto contro cui la leggiadra carezza è l'unica arma che conduce a salvezza.
Come il soldato per la propria terra lascia donna e casa con nulla intorno, solo col ferro, di fronte alla guerra non ha ore nè dì in cui farvi ritorno, così il suo tenero cuore afferra un celato barlume in legger giorno. Non trovando ella altro, il fiato sospese e attese il gesto nel candido Mese.
Autore
Samuele Castronovo
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