Le aspettative erano alte per questo film: un progetto che avrebbe avuto l'onere (e l'onore) di presentare un nuovo universo condiviso basato sui personaggi più importanti della DC Comics come Superman, Batman e Wonder Woman e anche su quelli secondari o più sconosciuti; ma soprattutto un nuovo universo basato sulla qualità delle sceneggiature dei progetti piuttosto che sulla quantità tossica di prodotti cinematografici e televisivi. Ebbene, James Gunn è stato di parola per il primo progetto inaugurante di questo nuovo mondo di Dei e Mostri. "Superman" è qualcosa che in un cinecomic non si vedeva da tempo e che ultimamente solo pochi come Gunn riescono a regalarci: azione spettacolarizzata mischiata con riflessione esistenziale umana, umorismo e momenti di massima tensione, con rimandi comunque fedeli al materiale originale fumettistico.
Per la prima volta assistiamo a un Superman diverso da quelli a cui siamo stati abituati finora: un Superman messo sotto dura prova sia fisicamente che psicologicamente dai suoi avversari. Noto a tutti per la sua forza sovrumana e le sue abilità aliene fuori dal comune, l'eroe di Metropolis viene sfidato dal brillante e machiavellico Lex Luthor, che gli fa affrontare avversari che lo eguagliano in forza e che riescono addirittura a sconfiggerlo grazie sopratutto ai suoi strategemmi e macchinazioni; ma la novità principale in questo film sta nella sfida più personale che affronta Superman quando viene messo sotto processo dall'opinione pubblica a causa di fake news divulgate da Luthor che lo accusano di essere una minaccia per la sopravvivenza terrestre. Qui Superman deve cercare di fare i conti con il suo retaggio kryptoniano e tentare di dimostrare di essere come un normale umano cresciuto su un pianeta a cui tiene e che vuole proteggere da ogni tipo di minaccia. Come in ogni storia dell'Azzurrone che si rispetti, anche qui Clark/Superman può contare sull'aiuto della fida e risoluta Lois Lane, qui un pò incerta sugli esiti della sua relazione con Superman ma sempre pronta a stare dalla parte della verità e del bene incarnati da quest'ultimo per smascherare gli infidi piani di Luthor. A quest'ultimo poi rende degnamente giustizia l'interpretazione di Nicholas Hoult, il quale rappresenta questo miliardario senza scrupoli come un essere spregevole fino al midollo, violento e manipolatore che soffre però di un complesso d'inferiorità nei confronti di un essere che con le sue abilità semidivine mette secondo lui in luce tutta la debolezza e la mediocrità della razza umana. Una nota dolente però va riservata a qualche personaggio di contorno di scarsissima importanza, come alcuni impiegati del Daily Planet, la testata giornalistica dove lavorano Lois e Clark. Un'altra particolarità che assume questo film è la visione geopolitica che, attraverso la rappresentazione del fittizio universo DC, da del mondo reale: due paesi in conflitto tra loro che per un pugno di terra non esistano a massacrare vite umane alleandosi anche con capitalisti e industriali stranieri che possono trarre notevole profitto personale da tutto ciò.
In mezzo a questo caos intriso di violenza e cattiveria, Superman rappresenta la semplice gentilezza che da tempo sembra abbiamo perduto perché ormai considerata fuori moda. Ci ricorda però che la bontà può essere l'arma più potente che abbiamo nelle situazioni più difficili, anche più potente della vista calorifica o della super velocità. La gentilezza inoltre è un punto forte di noi esseri umani, senza di essa saremmo solo dei bruti spinti da propositi negativi come l'egoismo, la cupidigia e la violenza; ma la gentilezza può essere propria anche di alieni come Superman, che possono comunque provare emozioni vere e sentite e anelare ad essere un esempio per tutti. Superman è proprio l'esempio di come l'umanità può diventare grazie alla giusta ispirazione, di come può guadagnare un futuro più brillante e prosperoso se segue la luce piuttosto che l'oscurità
Autore
Marco Ognibene